È l’inizio dell’anno, sono appena terminate le festività natalizie, mi trovo a riflettere su diversi aspetti della vita privata e professionale, in particolare degli eventi e degli imprevisti con i quali siamo quotidianamente confrontati. Un pensiero più specifico è riferito alla missione di uno specialista salute e sicurezza, così come ad uno specialista HSE, figura sempre più presente nelle aziende di medie e grandi dimensioni. Questi rappresentano dentro e fuori l’azienda un punto di riferimento per colleghi e conoscenti. Le problematiche da affrontare sono molte e differenti, le domande che vengono poste sono numerose e disparate, quindi come fare per soddisfare le aspettative? Ebbene una ricetta non esiste, ognuno ha il suo bagaglio tecnico ed ha fatto le sue esperienze, in aggiunta i cambiamenti sono repentini e le situazioni con le quali confrontarsi sono sempre più complesse. Allora come fare per riuscire a destreggiarsi fra queste difficoltà? Se bastasse frequentare un corso per disporre delle conoscenze di base sarebbe forse troppo semplicistico.

Quindi ripasso mentalmente e velocemente il mio percorso formativo e lavorativo, cosa può permettermi di riuscire meglio a dare un mio contributo riguardo i temi salute, sicurezza ed ambiente? Ho riportato in modo generico salute, sicurezza ed ambiente appositamente, infatti sono convinto che vi sia un legame fra quanto accade nella vita privata e sul posto di lavoro.

Troppo spesso leggiamo di incidenti “assurdi”, di giovani feriti gravemente o che perdono la vita in situazioni paradossali. Dall’altra parte, meno frequenti, ma certamente non meno gravi, sono le malattie con le quali siamo confrontati e delle quali apprendiamo dalle riviste specializzate o per chi è meno fortunato da testimonianze di conoscenti o parenti. Come invece sempre più frequentemente sentiamo parlare di persone afflitte da problemi psicologici legati direttamente o indirettamente al lavoro, le quali purtroppo, per loro e per tutti i loro cari, necessitano di essere seguite e supportate solitamente per lunghi periodi per guarire ed il più delle volte per cercare una nuova occupazione. Per non parlare degli incidenti ambientali, dei quali apprendiamo solitamente dai media e per i quali si trovano le ragioni dopo ricerche ed investigazioni, ma che il più delle volte causano danni importanti ed hanno un impatto diretto ed indiretto sul territorio, difficilmente quantificabile.

Cosa c’entra tutto questo? Vi starete domandando, in modo del tutto giustificato. Quanto riportato ha l’obiettivo di farvi riflettere, offrirvi un momento per valutare il vostro ruolo ed il motivo per il quale state leggendo questo testo. Per me oggi interessarmi del prossimo e fornire il mio piccolo contributo è motivo di soddisfazione, poter rendere maggiormente consapevoli le persone ed in particolare i giovani è la base per modificare abitudini e cultura, dando nel contempo nuove opportunità ed aspettative. Questo passa da diversi percorsi formativi e non, dalle esperienze, dalle relazioni umane, dal confronto aperto senza pregiudizi.

Bravo, belle parole e poi ……….. non c’è un poi ma un adesso , dobbiamo desiderare di riuscire a creare delle migliori condizioni di vita per noi stessi e per le generazioni che verranno . Questo passa da una visione diversa e da valori che vanno oltre l’apparenza. Come fare? Dobbiamo riuscire a fornire dei modelli positivi, esempi virtuosi di persone che nella loro normalità rispettano le regole e gli altri. Certamente questo comporta dei sacrifici, non è per niente semplice e necessità di molta volontà. La formazione continua in questo senso, è uno degli strumenti per aumentare le nostre conoscenze, incrementare contatti e relazioni, permetterci di aiutarci e di aiutare. Se è pur vero che sono state introdotte nuove regolamentazione per la formazione continua, ritengo che queste siano una misura minima, ognuno di noi dovrebbe volersi formare ed allargare le proprie conoscenze per farsi trovare preparato ad affrontare e gestire i pericoli ed a valutare i rischi con la necessaria consapevolezza.

Auguro a tutti voi di continuare a migliorare le vostre conoscenze, con la speranza di incontrarvi presto ad un prossimo corso di formazione.

Trovate il programma gennaio-giugno 2024 su www.hse-ticino.ch

Gianfranco Rusca, Vicepresidente HSE-Ticino