Perché dovresti assicurarti che i tuoi collaboratori non saltino le loro pause?
Si dice spesso che nella musica le pause sono importanti quanto le note, perché servono a dare il ritmo, ad enfatizzare un passaggio… a respirare!
Ecco, nel lavoro sono altrettanto importanti, al punto da essere imposte esplicitamente dalla Legge sul Lavoro. Se, infatti, l’art. 6 prevede che il Datore di Lavoro abbia l’obbligo di “preservare il più possibile i lavoratori dai pericoli per la salute e dagli spossamenti”, poco oltre, all’art. 15, chiarisce che:
“Il lavoro giornaliero dev’essere interrotto con pause di almeno:
a. un quarto d’ora, se dura più di cinque ore e mezzo;
b. mezz’ora, se dura più di sette ore;
c. un’ora, se dura più di nove ore”
Di più: le pause sono un obbligo anche per il lavoratore, che non può saltarle, per esempio per finire prima o iniziare più tardi la giornata di lavoro, perché ne va della sua salute (un lavoratore stanco è un pericolo per la sicurezza di tutti perché è più soggetto a incidenti), ma anche della sua produttività, poiché può più facilmente commettere errori!
Non solo: devono essere pause “vere”, il lavoratore deve poter staccare, rifocillarsi, recuperare: ecco quindi che le pause più brevi di mezz’ora non possono essere frazionate, e non possono essere considerate pause “le interruzioni di lavoro per motivi tecnici in procedimenti di lavoro che non consentono di riposarsi (ad es. perché vi è troppo poco tempo o perché non è possibile stabilire in anticipo quando si riprenderà il lavoro)” (Indicazioni relative all’OLL1, Art. 18).
Di norma, inoltre, si prevede che il lavoratore lasci il posto di lavoro e la pausa non sia quindi retribuita; questo però non è sempre possibile: in questi casi, se chi lavora può “riposarsi e rifocillarsi in condizioni igieniche idonee, la pausa al posto di lavoro è considerata accordata, ma conta come lavoro”. (Indicazioni relative alla LL, Art. 15).
Certo, ogni lavoro è diverso! Anche per questo si parla sempre di durata minima, e c’è sempre la possibilità di accordarsi su pause più lunghe e frequenti.
Pensa poi a quando lavori per ore ad un progetto impegnativo e che richiede tutta la tua concentrazione: riesci ad essere davvero efficace per tutto il tempo? O magari ogni tanto senti il bisogno di sgranchirti le gambe, guardare fuori dalla finestra, staccare un po’? Assecondare questo bisogno è fondamentale, sia per arrivare a fine giornata con ancora abbastanza lucidità ed energie per tornare a casa in sicurezza, sia per la buona riuscita del tuo progetto. Dopo un’ora circa di lavoro ad alta concentrazione, infatti, il cervello ha bisogno di una pausa, per ricaricarsi e tornare efficiente: dargliela è semplicemente la cosa migliore che puoi fare.
Per questo dovresti sensibilizzare anche chi lavora con te a prendersi delle “micropause”: non parlo di un caffè o una sigaretta ogni ora 😉, ma più semplicemente di alzare gli occhi dalla tastiera e guardare fuori per qualche secondo, chiedere quell’informazione alla collega dell’ufficio accanto andando di persona invece che per telefono, alzarsi in piedi e sgranchirsi per un paio di minuti… l’importante è che sia una cosa breve ma che interrompa davvero la monotonia, per permettere al cervello di riprendere fiato, e poi ripartire meglio, in tutti i sensi!
Così facendo avrai davvero tutelato la salute di chi lavora con te, ma avrai anche ridotto il rischio di errori di distrazione, dimenticanze, piccoli e grandi “Ops!” che ti avrebbero costretto a correggere, ricontrollare, rifare…
Incoraggiare le tue collaboratrici e i tuoi collaboratori e ad ascoltare il proprio corpo ed assecondare le proprie energie migliorerà anche il clima dell’ufficio, e tutti starete (e lavorerete) meglio!
Articolo scritto per HSE-Ticino da Raffaella Buscemi, Esperta nell’ambito della Sicurezza (in accordo all’OQual) e Formatrice di adulti (certificata FSEA).
CORSO DI FORMAZIONE DI BASE
Si parlerà anche di tempi di lavoro durante il corso di formazione di base “Salute e Sicurezza in ufficio”, che si svolgerà in 4 date fra ottobre e novembre 2023 a Rivera.
La formazione tratterà principalmente queste tematiche: Basi giuridiche, Tempo di lavoro, Analisi dei pericoli, Gestione emergenze, Rischi Psicosociali, Ergonomia in ufficio e Home Office, il tutto in modo semplice e chiaro, con tante esercitazioni e spazio per il confronto, per permetterti di capire davvero cosa puoi e devi fare per rendere il tuo ufficio un posto davvero sicuro e, perché no, piacevole, in cui lavorare!
La formazione rilascia l’attestato di “Addetto alla sicurezza in ufficio” e riconosce 4 UFC agli specialisti MSSL